Nell’era digitale, in cui la nostra sfera emotiva e professionale si intreccia quotidianamente con l’universo delle chat e dei social, la violazione della privacy su WhatsApp assume un peso sempre più rilevante. La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 3025 del 27 gennaio 2025, ha stabilito con fermezza che accedere senza autorizzazione alle conversazioni altrui configura accesso abusivo a un sistema informatico protetto, un reato grave che può comportare pene fino a 10 anni di...

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